Olio...miracoloso
Plinio il Vecchio (1° sec. d.C.) nella "Naturalis Historia" dice:
" Ci sono due liquidi che fanno molto bene al corpo umano: il vino per uso interno e l’olio per uso esterno ".
Afferma che esistono quindici specie di olivo e le numerose ricette curative da lui raccolte utilizzano quasi tutto dell’olio: le foglie, con potere astringente e depurativo, schiacciate e mischiate ad olio, si usano come impacchi contro le ulcere e il mal di testa; il decotto con miele toglie le infiammazioni; il succo è ottimo per gli occhi e si prepara schiacciando le foglie e versandovi del vino e dell’acqua piovana. Si usa anche seccarle e farne pastiglie.
I fiori hanno le stesse proprietà: si bruciano e si cosparge la cenere con il vino. Come cicatrizzante è ottima l’acqua che esce dal tronco dell’ulivo bruciato verde.
La corteccia delle radici di un ulivo giovane, presa spesso con il miele, guarisce le espettorazioni purulente.
Dice, inoltre, che l’olio è efficace, come colluttorio, contro il mal di denti e che mescolato con vino, cura le affezioni della bocca, ma anche quelle delle orecchie.
Sostiene che le olive verdi giovano allo stomaco, che l’olio deve essere giovane, fine, odoroso ma non aspro; quello giovanissimo manterrebbe addirittura bianchi i denti.
Se riscaldato con una manciata di ruta in aggiunta, calma le coliche e distrugge i parassiti intestinali.
Uno shampoo con germogli giovani, cotti e trattati con miele, arresterebbe la caduta dei capelli e rinforzerebbe i rimanenti.
Un proverbio, per concludere, dice:
"L’olio fa fuggire tutti i mali".